è venuto a mancare Michele Ferrero, insieme a Camillo e Adriano Olivetti senza dubbio il più grande imprenditore italiano dal dopoguerra. Un uomo che ha inventato il “think global act local” cinquanta anni prima che venisse coniato. Un innovatore assoluto, che ha tracciato una strada che purtroppo in Italia non tutti hanno seguito: investire in marketing dell’azienda e dei suoi prodotti, anziché in marketing di se stesso.
La Ferrero di oggi è, per bocca dei suoi manager, dipendenti, concorrenti, tanto di lui: ancora un’azienda a carattere familiare che compete ad armi pari in un mondo di multinazionali agguerrite. Mettere le persone e i prodotti al centro del progetto imprenditoriale, invece che la finanza, si sta dimostrando ogni giorno una scelta vincente che dovrebbe essere studiata, copiata e insegnata a tutti i livelli.
Pensiamo di interpretare il sentimento di tutti i Soci nello stringere in un abbraccio simbolico tutte le persone Ferrero qui in Polonia che, benché lontane da Alba, continuano giorno dopo giorno a promuovere i valori di un grande uomo, di una grande famiglia, di una grande impresa.
Piero Cannas, Presidente